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CPR Invest – Climate Action è un fondo azionario internazionale che seleziona le società maggiormente impegnate nella transizione energetica ed ecologica, indipendentemente dal loro settore di attività. Per individuare tali società, la gestione del fondo si basa sui dati climatici di CDP, un’organizzazione non governativa (ONG) specializzata nella diffusione di informazioni ambientali. I criteri ESG e le controversie ad essi relative, infine, vanno a completare la definizione dell’universo d’investimento.
L’obiettivo d’investimento del fondo consiste nel sovraperformare i mercati azionari mondiali nel lungo periodo (almeno cinque anni), in conformità con l’Obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite relativo alla questione climatica.
È ormai impossibile negare gli effetti del cambiamento climatico, che sono quotidianamente sotto i riflettori. Le iniziative delle ONG, i progetti cittadini e la cooperazione internazionale hanno spianato la strada e avviato una presa di coscienza collettiva in cui ognuno ha un ruolo da svolgere.
Non c’è più tempo da perdere! La temperatura terrestre si sta alzando a una velocità inaudita. La NASA indica che dal 2001 il pianeta ha assistito a 16 dei 17 anni più caldi mai registrati dalla fine del XIX secolo. Le conseguenze sulla vita umana e sugli ecosistemi naturali sono estremamente gravi e potrebbero diventare irreversibili se non si interviene.
La causa del riscaldamento globale? La crescita mondiale delle emissioni di gas serra, oggi più che raddoppiate rispetto al 1990*, e legate all’utilizzo di combustibili fossili e ai processi industriali. Le aziende sono pertanto attori di primo piano nella lotta contro il riscaldamento climatico e sono chiamate a prendere tutte le misure necessarie per riorganizzare le loro attività.
* Fonte: Nazioni Unite
L’azione climatica è una sfida fondamentale per i prossimi decenni. Ecco perché l’ONU ne ha fatto uno dei suoi obiettivi di sviluppo sostenibile per il 2030. L’Accordo di Parigi, convenzione quadro delle Nazioni Unite, si prefigge l’obiettivo di mantenere l’aumento della temperatura mondiale al di sotto di 2°C rispetto ai livelli preindustriali e punta a limitarne l’innalzamento a 1,5°C.
Se tutti sono responsabili per quanto riguarda la sfida climatica, noi, in quanto società di gestione, abbiamo la capacità di accompagnare le aziende impegnate nel processo di transizione ambientale, nonché la responsabilità di ridurre il rischio climatico degli investimenti per i nostri clienti.
La copertura di tutti i paesi e di tutti i settori dell’universo d’investimento è associata a un’azione di esclusione delle aziende dal profilo meno responsabile, sulla base dei dati extra-finanziari forniti da CDP e di quelli legati ai criteri ESG e alle relative controversie.
Un comitato si riunisce con cadenza mensile per decidere quali titoli escludere dall’universo d’investimento.
Si analizzano tutti i settori e la selezione dei titoli si basa sulle convinzioni dei gestori. Il portafoglio finale di circa 80 titoli prende quindi in considerazione le aziende che presentano le migliori prospettive finanziarie ed extra-finanziarie.
7 000
Numero di aziende valutate dal CDP a livello mondiale
13
Numero di criteri ambientali presi in considerazione per scartare i profili meno responsabili
80
Numero di titoli nel portafoglio finale